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Spinti dalla volontà di partecipare al concorso proposto dalla Fondazione Falcone di Palermo in occasione del XXX anniversario dagli attentati mafiosi al Giudice Falcone e al Giudice Borsellino, alcuni studenti del Meucci, guidati dai proff. Siino, Bortolini e Cautiero, hanno colorato delle lenzuola da inviare a Palermo per gli eventi del 23 maggio.

studenti memoria vittime mafia

È sacrosanto che nelle scuole si parli di legalità, ma non come concetto o come ideale astratto. Le organizzazioni criminali, e ogni forma di mafia, hanno creato e creano un potere economico ed una organizzazione sociale che, sostituendosi allo Stato, danno dell’Italia un’immagine che non le rende giustizia.

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Se è vero, infatti, che queste esistono, è vero anche che tanti sono stati e quotidianamente sono i cosiddetti “servitori dello Stato” che, sacrificando la propria vita o svolgendo quotidianamente ed umilmente il proprio lavoro, sulle strade, negli uffici, nei tribunali, cercano di migliorare l’immagine del nostro Paese.

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Abbiamo riflettuto sulla varietà delle figure che sono state coinvolte o sono state vittime di questi crimini efferati. Preti, politici, poliziotti, imprenditori, magistrati, ma anche familiari, amici, semplici passanti. Ripercorrendo la vita di alcuni di essi, soprattutto dei Giudici Falcone e Borsellino, del Generale Dalla Chiesa e di don Pino Puglisi, abbiamo deciso di dire la nostra attraverso le immagini simboliche sulle lenzuola.

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Questa semplice esperienza solo per comprendere come queste organizzazioni malavitose siano distruttive e totalizzanti, ma anche per far sorgere la consapevolezza che

 

"La mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi una fine" (Giovanni Falcone)